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SAN GEMINIANO

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VITA

San Geminiano, nato il 15 febbraio del 312 d.C.,

era di famiglia romana.

È noto  per essere stato vescovo della città di Mutina (Modena) tra il 342 e il 396 d.C. e per aver convertito ed evangelizzato tutta la città tramite le sue opere di preghiera, pietà e i suoi miracoli.

La sua fama giunse fino a Costantinopoli, dove si dice abbia guarito la figlia dell'Imperatore Gioviano.

Il Santo morì il 31 gennaio 397 d.C. a Modena, celebrato come Santo dal Vescovo successore Teudolo. Dopo pochi anni venne costruita una cappella sulla tomba in cui era stato sepolto dando inizio al culto.

I MIRACOLI

San Geminiano è famoso per due leggende: nel 452 fermò il Re degli Unni, Attila, facendo calare una nebbia accecante su Modena cosicché Attila non riuscì ad individuarla e proseguì verso sud; Geminiano era già morto quando gli Unni invasero l'Italia, ma la leggenda afferma che la comunità di Modena si radunò alla sua tomba in preghiera per scongiurare il saccheggio.

Oltre al "miracolo della nebbia" viene attribuito a San Geminiano anche il "miracolo delle acque", poiché anni dopo la sua morte, in occasione del patrono, una tremenda alluvione colpì la città di Modena; le acque si spinsero fino al duomo oltre l'altezza delle porte, ma neanche una goccia bagnò i fedeli raccolti in preghiera al suo interno.

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LE RELIQUIE E LA TRADIZIONE

Le reliquie si trovano nella cripta del Duomo di Modena, conservate in una semplice urna del IV secolo ricoperta da una lastra di pietra.

Il sarcofago, custodito dentro una teca di cristallo, viene aperto ogni anno in occasione della festa del Santo (31 gennaio) e le spoglie del Santo vengono esposte alla devozione dei fedeli.

San Geminiano non è solo patrono di Modena, ma anche di numerose comunità in Toscana e in Emilia tra cui Pieve d'Olmi, San Geminiano, Massa Finalese, Guiglia, Arese, Pontremoli e la città pirenaica VielmursurAgout. 

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